Quando si parla di salute è importante poter accedere a informazioni affidabili e verificate. Tuttavia le notizie che circolano quotidianamente nella cosiddetta “infosfera“, ovvero l’insieme dei mezzi di comunicazione e delle informazioni da essi diffuse, possono risultare non del tutto vere, distorte o completamente false, alterando così le corrette scelte di salute degli utenti. Un fenomeno che si acutizza con l’insorgenza di malattie sconosciute, epidemie o altre emergenze sanitarie, proprio nel momento in cui la cittadinanza si trova ad essere più fragile e alla ricerca di informazioni affidabili.
Nasce da qui l’esigenza di monitorare lo stato di salute delle informazioni che circolano online e offline, attraverso i social media e i media tradizionali, in rapporto a quelle che sono le domande e le preoccupazioni della cittadinanza. Il report RISP (Report Infodemico per la Sanità Pubblica) elaborato dal team di ricerca del progetto CreSP, ha quindi l’obiettivo di fornire una panoramica tempestiva della conversazione sul web riguardo specifici temi di salute al fine di intercettare vuoti informativi o l’insorgenza di narrative distorte, così da supportare le iniziative di comunicazione pubblica e di gestione dell’infodemia.
Il report RISP compilato seguendo il framework Who Unicef “Infodemic Insights Report” sulla base delle più recenti teorie nel campo del social listening, fa affidamento su almeno tre fonti di dati elaborati da un team multidisciplinare costituito da medici esperti in salute pubblica, clinici, giornalisti, data scientist, esperti di comunicazione, di internet studies e di digital marketing. Il report ha al momento cadenza mensile e la sua esplorazione si concentra sull’esitazione vaccinale con focus specifici ogni mese.