Il progetto CRESP

Per sua definizione la comunicazione in ambito sanitario è finalizzata a promuovere un cambiamento positivo nello stato di salute dei singoli e delle comunità. Davanti ad un’emergenza – che si tratti di eventi naturali, epidemie, cambiamenti climatici o sicurezza alimentare – saper comunicare il rischio diventa una capacità fondamentale, non meno di una forma di primo soccorso. Del resto, informazioni accurate fornite tempestivamente consentono alle persone di fare scelte e adottare comportamenti per proteggere sé stesse, le loro famiglie e l’intera comunità dai pericoli per la salute.

Inoltre, durante un’emergenze sanitaria, le informazioni errate e le teorie del complotto possono diffondersi rapidamente attraverso i social media e altri canali di comunicazione e questo può creare confusione, indebolire la fiducia nella scienza, nelle istituzioni sanitarie e influenzare negativamente il comportamento della popolazione.

Il progetto CreSP, in linea con le indicazioni programmatiche presenti nei documenti globali, europei, nazionali e regionali, vuole promuovere lo sviluppo e l’attuazione di attività di formazione sui temi della comunicazione del rischio in emergenze sanitarie e ambientali, contrasto alla disinformazione e all’infodemia.

A tale scopo, il progetto CreSP mette a disposizione degli operatori sanitari di sanità pubblica il Corso di Perfezionamento in Comunicazione del rischio. Il corso prevede l’alternanza di lezioni teoriche e pratiche per lo sviluppo di un’approfondita conoscenza della materia, anche con l’utilizzo di simulazioni e delle nuove tecniche di formazione, tra cui la gamification.

Il progetto CreSP sta inoltre elaborando una piattaforma di social listening, integrando strumenti di analisi con l’Intelligenza artificiale. La piattaforma di ascolto avrà il compito di comprendere, selezionare e monitorare i contenuti online, per estrarre informazioni rilevanti su un insieme di argomenti specifici, tra cui:

– disinformazione e rilevamento di contenuti manipolati;

– analisi dei principali driver di consumo delle informazioni, delle dinamiche dei flussi informativi e di disinformazione e classificazione delle fonti informative in base alla loro attualità;

– posizione della popolazione o di gruppi specifici di popolazione rispetto a tematiche di specifico interesse.

I dati raccolti saranno raccolti in report mensili. La nuova piattaforma fornirà un solido supporto ai team di infodemic management e epidemic intelligence.  

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